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Cambiamenti nell’autenticazione di Gmail e Yahoo: Tutto quello che devi sapere

7 minuti
Aggiornato:

Gmail e Yahoo! hanno annunciato importanti modifiche ai requisiti di autenticazione delle email e alle politiche di prevenzione dello spam, che entreranno in vigore nel febbraio 2024.

Dato il potenziale impatto sul successo delle tue future campagne di email marketing, è fondamentale essere pienamente informati su questi cambiamenti imminenti e capire quali sono i passi necessari per non avere troppi problemi nel 2024 con le attività di email marketing.

La buona notizia? Non c’è bisogno di aspettare il 2024 per mettere a punto le tue strategie. Siamo qui per guidarti in ogni fase del percorso!

Autenticazione 2024 di Gmail e Yahoo: cosa cambia

Innanzitutto, esaminiamo brevemente i cambiamenti proposti da Gmail e Yahoo e l’impatto che avranno:

  • Invio di e-mail con un dominio personalizzato. Invece di utilizzare domini gratuiti come @gmail.com nell’indirizzo del mittente.
  • Autenticazione delle e-mail con DKIM e DMARC.
  • Mantenere i reclami per spam al di sotto dello 0,3%.
  • Consentire una facile cancellazione con un solo clic e onorare le richieste di cancellazione entro due giorni.

Vale la pena notare che queste modifiche sono da tempo le migliori pratiche per migliorare la deliverability delle tue email ed evitare che le email finiscano nello spam. L’unica differenza è che ora sono diventate un obbligo.

Chi è interessato?

Mentre Google specifica chiaramente che i mittenti massivi sono “coloro che inviano più di 5.000 messaggi agli indirizzi Gmail in un giorno”, Yahoo! non spiega completamente la sua definizione.

Coloro che inviano meno di 5.000 messaggi agli indirizzi Gmail in un giorno, possono saltare l’annullamento dell’iscrizione con un click, DMARC, e optare solo per SPF o DKIM.

Tuttavia, per essere sicuri, consigliamo a tutti i professionisti dell’email marketing – indipendentemente dalle dimensioni della lista o dalla frequenza di invio – di adeguarsi a queste regole.

Come adeguarsi a questi cambiamenti

Per aiutarti a comprendere meglio questi cambiamenti, li esamineremo uno per uno. Condivideremo anche delle risorse utili e ti spiegheremo come noi di GetResponse possiamo aiutarti.

1. Inizia a inviare email con il tuo dominio personalizzato

Utilizzare domini email gratuiti come @gmail.com o @aol.com per le tue campagne email professionali, non è mai stata una buona pratica. Non solo influisce negativamente sull’esperienza dei destinatari con il tuo brand, ma può anche far sì che le tue e-mail vengano rifiutate o finiscano nella cartella dello spam.

Il motivo principale è il cambiamento della politica DMARC di Gmail in “p=quarantena”. Quando si utilizzano indirizzi Gmail per inviare messaggi da piattaforme di terze parti, come GetResponse, le email finiscono nello spam. Allo stesso modo, l’utilizzo di indirizzi Yahoo (come yahoo.com, aol.com, ecc.) può portare al rifiuto dei messaggi.

La buona notizia è che ottenere un dominio personalizzato è facile e relativamente economico.

Abbiamo preparato una guida dettagliata che spiega come funzionano i domini personalizzati per l’email marketing e questo video ti mostra come creare un indirizzo email aziendale nel tuo account GetResponse.

Suggerimento: puoi acquistare un dominio personalizzato per le tue campagne di email marketing direttamente tramite GetResponse. In questo modo risparmierai tempo, perché ci occuperemo noi dell’autenticazione delle e-mail in modo automatico.

2. Autenticare le email con SPF, DKIM e DMARC

I metodi di autenticazione delle email aiutano a verificare che un’e-mail sia stata realmente inviata dalla persona o dall’organizzazione da cui proviene.

In altre parole, aiutano a prevenire lo spam, i tentativi di phishing e altre attività dannose che potrebbero danneggiare la reputazione del tuo marchio o la fiducia che i destinatari ripongono nelle tue email.

Quindi, anche se può sembrare scoraggiante, è comprensibile che Gmail e Yahoo abbiano imposto ai mittenti di seguire le migliori pratiche di autenticazione delle email. Dopo tutto, vogliono che i loro utenti si sentano sicuri e protetti.

metodi di email authentication

La nostra guida all’autenticazione delle email ti spiegherà come autenticare il tuo indirizzo e-mail. Ti spiegherà cosa significano acronimi come SPF, DKIM e DMARC e come puoi impostarli da solo.

Consiglio da pro: se temi che questo passaggio sia troppo tecnico, ti suggeriamo di acquistare un dominio direttamente tramite GetResponse. Se scegli questa opzione, il tuo dominio verrà autenticato automaticamente e le tue campagne email saranno sicure. Inoltre, se ti iscrivi a un piano annuale o biennale, puoi ottenere un dominio email personalizzato gratuitamente!

3. Mantenere i reclami per spam al di sotto dello 0,3%

Un numero elevato di reclami per spam è un segnale diretto che qualcosa non va.

Il tuo processo di iscrizione potrebbe essere difettoso e le persone sbagliate finiscono nella tua lista. Può anche darsi che i tuoi contenuti non siano all’altezza degli standard promessi ai tuoi destinatari. Oppure potrebbe essere che non ti sei messo in contatto con il tuo pubblico da un po’ di tempo e loro non ti riconoscono o hanno difficoltà a cancellarsi.

In ogni caso, devi prestare molta attenzione ai reclami per spam e seguire le migliori pratiche per ridurli al minimo.

Per monitorare efficacemente i reclami per spam, è consigliabile consultare la dashboard di reporting della tua piattaforma di email marketing.

Qui potrai visualizzare i reclami per spam da una prospettiva ampia o a livello di singola campagna. Per un’analisi più dettagliata, puoi utilizzare Strumenti Google Postmaster per osservare il tuo tasso di spam.

Report sull'Email Marketing
Report sull’Email Marketing che mostra le prestazioni delle nostre recenti campagne email – vista panoramica

Report sull’Email Marketing che mostra i dati dei reclami per spam – a livello di campagna

Nel monitorare i reclami per spam, vale la pena di dare un’occhiata anche ai report sulle cancellazioni. In questo modo potrai identificare i motivi per cui le persone si cancellano dalle tue mailing list.

Report sull’Email Marketing che mostra le performance delle nostre recenti campagne email – vista a livello di campagna

Lasciando da parte il monitoraggio dei reclami per spam, passiamo ora a come fare in modo che non raggiungano mai livelli elevati.

Per assicurarti di essere in buoni rapporti con i tuoi iscritti, devi seguire le migliori pratiche di gestione delle liste di email, segmentare il tuo pubblico e pulire regolarmente il tuo database.

Il nostro recente webinar spiega in modo più dettagliato il concetto di deliverability delle email e fornisce dei passaggi chiari per garantire che la tua lista sia sana.

Suggerimento: puoi automatizzare la gestione della lista utilizzando i workflow di automation di GetResponse e assegnare punteggi ai contatti in base al loro coinvolgimento.

4. Facilita il processo di cancellazione e disiscrizione

Alcuni marketer amano spingere il link di cancellazione lontano dal contenuto dell’email. Altri cambiano il colore e le dimensioni del testo del collegamento ipertestuale per renderlo difficile da trovare. Infine, alcuni ti dicono di accedere a un’applicazione, in modo da poter elaborare la richiesta di annullamento dell’iscrizione.

Tutti questi approcci non tengono conto del fatto che obbligare gli iscritti a rimanere nella lista è una cattiva idea. Non solo si tratta di una forma scorretta che avrà un impatto sulla reputazione, ma porterà anche a reclami per spam e problemi di deliverability. Soprattutto, infastidisce gli utenti di Gmail e Yahoo.

Per ovviare a questo problema, questi provider di caselle di posta elettronica richiedono ai mittenti di implementare la cancellazione con un solo click e di elaborare le richieste di cancellazione entro due giorni.

Se utilizzi GetResponse, sarai felice di sapere che l’annullamento dell’iscrizione con un solo clic è attivato automaticamente per tutte le email in uscita.

Se utilizzi una tua infrastruttura di mailing, per implementare l’annullamento dell’iscrizione con un solo clic dovrai seguire le linee guida fornite da Google.

Una volta fatto, i tuoi iscritti vedranno il link di annullamento dell’iscrizione nella parte superiore delle tue email, proprio accanto all’indirizzo del mittente.

Ecco come appare in Gmail:

link di annullamento iscrizione
Ecco dove i tuoi iscritti troveranno l’opzione di annullamento dell’iscrizione con un solo clic nella casella di posta di Gmail

Se invii email con GetResponse, non devi preoccuparti di gestire le richieste di cancellazione. Ce ne occupiamo automaticamente per te.

Tuttavia, se utilizzi una tua infrastruttura di mailing, un altro provider di servizi di posta elettronica o invii le email da diverse piattaforme allo stesso tempo, dovrai assicurarti che questi strumenti siano tutti sincronizzati.

Potresti anche prestare particolare attenzione all’uso delle esclusioni e delle liste di soppressione, per assicurarti che solo i contatti che hanno dato il loro consenso ricevano le tue comunicazioni.

Siamo qui per te

Molte cose nel mondo dell’email marketing cambiano, ma una non cambia.Noi siamo qui per te!

Se hai domande, dubbi o bisogno di aiuto, puoi sempre contattarci. Il nostro Customer Success Team è a tua disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7!


Gianpiero Spelozzo
Gianpiero Spelozzo
Laureato in Comunicazione di Marketing, esperto di email marketing e SEO, fervido smart worker e nomade digitale nella vasta terra di Google e dei motori di ricerca. Tra Milano, Nord Europa, Marche e Abruzzo vivo le migliori esperienze in ambito digital marketIng, e-commerce, innovazione digitale e scrittura creativa. Scompongo e rielaboro queste esperienze nel blog di GetResponse, sotto forma di articoli, guide e approfondimenti.