Tutte le statistiche dell’Email marketing in Italia da conoscere per il futuro

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Il miglior orario per inviare una newsletter in Italia? I tassi di apertura medi in base ai settori? I termini che più invogliano gli italiani ad aprire una mail? Da una recente analisi su 42.200 email, inviate nel corso dell’anno ben 268,7 milioni di volte, GetResponse ha ricavato il terzo report sul mercato dell’email marketing in Italia.

Ecco tutte le statistiche, i trend, i dati, le curiosità che devi conoscere nel 2024 prima di poter creare e inviare una newsletter o pianificare una campagna di email marketing.

Il Report 2024 sull’Email Marketing in Italia

L’email marketing in Italia non è morto. È anzi più vivo e variegato che mai. Nonostante l’evolvere e il proliferare di nuovi strumenti di marketing, la posta elettronica rimane a oggi il canale più affidabile per la promozione e la comunicazione di un brand.

Ogni giorno nelle caselle di posta online degli italiani scorrono centinaia di milioni di messaggi commerciali. Ma queste email funzionano realmente? Qual è il tasso di apertura di questi messaggi? Quali gli elementi (testuali e non) più apprezzati dagli utenti? Quali sono, in poche parole, i trend e le statistiche di email marketing in Italia sulla quale fare affidamento per i prossimi anni?

Per rispondere a tutte queste domande, GetResponse ha analizzato oltre 30 miliardi di email a livello globale tra newsletter, email di benvenuto, autoresponder, RSS e messaggi automatizzati. A partire da quest’analisi sono stati individuati i dati relativi al solo mercato italiano.

Un’analisi non da poco. GetResponse è l’unica piattaforma di email marketing che realizza questo tipo di report esclusivamente per il nostro Paese.

Ne esce una vera e propria miniera d’oro di dati, insight, statistiche e trend per chi opera nel settore. Dati che abbiamo provato a riassumere nel seguito di quest’articolo, ma che puoi approfondire e consultare liberamente nel Report di benchmarking sull’Email Marketing in Italia.

statistiche email marketing by getresponse

Statistiche su tassi di apertura e click delle email in Italia

Il primo dato saliente è che l’Italia si conferma nella top 10 globale per risultati medi nazionali riferiti all’email marketing. Con un tasso di apertura medio totale del 44.38% il Belpaese si attesta infatti in ottava posizione, dietro soltanto a Romania, Australia, Belgio, Stati Uniti, Paesi Bassi, Filippine e Francia.

Difficile stabilire quale possa essere il tasso di apertura (per i più open rate) perfetto per una campagna di email marketing. Tale variabile può dipendere da diversi fattori come target e settore di riferimento. Sicuramente, come si nota dalle tabelle sottostanti, la media italiana è in linea con i migliori benchmark di email marketing globali.

PaeseTasso di aperturaTasso di click-throughTasso di click per apertura
Australia Australia57.25%2.31%4.04%
Romania Romania50.79%2.77%5.46%
Belgium Belgio48.41%6.23%12.87%
Netherlands Paesi Bassi47.84%4.05%8.47%
UnitedStates Stati Uniti45.62%4.34%9.51%
Philippines Filippine45%4.78%10.62%
France Francia44.62%2.2%4.92%
Italy Italia44.38%2.87%6.47%
Canada Canada42.12%8.68%20.61%
Media globale38.23%3.52%9.44%
Confronto globale statistiche di email marketing by GetResponse – A livello globale l’analisi è stata realizzata su circa 30 miliardi di email inviate

Percentuali meno esaltanti però nelle altre metriche fondamentali dell’email marketing.

La percentuale di click sull’email (CTR) è del 2.87% (ben sotto la media globale), mentre il tasso di click su aperture (CTOR) non supera il 7%.

Questi dati confermano il ruolo centrale che l’email marketing continua a rivestire all’interno delle strategie di comunicazione delle aziende. Ma pongono nuovi interrogativi e sfide sull’effettivo coinvolgimento dei contatti.

In questi dati non è da sottovalutare il fattore GDPR, in vigore in Italia del 2018. I Paesi dell’area interessata sembrano infatti trarre beneficio da una normativa privacy più rigida e severa. L’equazione suona qui come: maggiore disciplina = miglior tasso di coinvolgimento email.

I 5 trend di email marketing più rilevanti secondo le statistiche

Concentrandosi sul solo mercato italiano, quali sono i trend e gli insight più interessanti per il 2024 che emergono dal report? Ce ne sarebbero tanti. Qui ne abbiamo individuati almeno 5 che potrebbero, pardon dovrebbero, incidere sulle tue future scelte di email marketing.

1) Le statistiche di email marketing per settore: “guida” l’Automotive

Prendendo in considerazione le diverse tipologie di settore, i dati sono abbastanza delineati. I settori con cui gli italiani interagiscono maggiormente sono Automotive (open rate del 58.87% e click to open del 7.18%), Non-profit (51.98% e 8.96%) e Immobiliare (51.39% e 15.46%). Tassi di apertura e click abbastanza bassi invece nell’ambito Istruzione e dei Servizi Legali.

SettoreTasso di aperturaTasso di ClickTasso Click to open
Automotive58.87%4.23%7.18%
Servizi Finanziari58.49%2.94%5.02%
Viaggi52.46%3.89%7.42%
Non-profit51.98%4.66%8.96%
Immobiliare51.39%7.95%15.46%
Internet Marketing51.23%4.45%8.69%
Assistenza Sanitaria48.31%2.5%5.18%
Retail47.39%4.94%4.33%
Tecnologia & High Tech46.32%4.58%9.88%
Arte  & Intrattenimento46.11%3.26%7.07%
Sport45.39%3.08%6.79%
Agenzie45.34%1.59%3.51%
Comunicazione43.62%3.69%8.46%
Ristorazione e Cibo43.04%8.04%18.69%
Editoria42.93%1.6%3.72%
Altro42.59%2.72%6.38%
Istruzione39.6%1.52%3.84%
Salute e Bellezza37.7%1.92%5.08%
Servizi Legali29.09%1.09%3.75%

Il report di GetResponse va anche oltre il dato delle email e si concentra sui vari step di conversione che concorrono al successo di una campagna di email marketing. Interessanti a tal proposito, i dati sui tassi di conversione delle landing page collegate alle email. Comunicazione (37.08%), Retail (17.6%) e Assistenza Sanitaria (22.29%) sono i settori più redditizi. Meno efficaci le campagne effettuate in ambito Sport, Immobiliare e Servizi Finanziari (in controtendenza rispetto ai dati su aperture e click delle email).

2) Dati su orari, giorni e abitudini degli italiani

I benchmark sull’email marketing italiano di GetResponse sfornano un’importante sentenza. La prima ora è quella che conta! Sono i dati a confermarlo.

Quasi il 19% dei messaggi viene aperto entro la prima ora. Lato engagement, invece, gli italiani reagiscono entro la prima ora dall’invio con una percentuale di click del 31.07%. Già a partire dalla seconda ora (7.61%), il dato cala drasticamente.

Più nello specifico, i nostri connazionali leggono le email entro le prime 2 ore dall’invio. Le aperture diminuiscono con il passare del tempo, tanto che entro le 7 ore, più della metà delle email non viene aperte e quindi letta.

L’analisi risponde anche a un altro quesito fondamentale dell’email marketing. Qual è il momento migliore per inviare una email?

Qui sarebbe importante incrociare i dati sugli orari con il settore di riferimento. Ad esempio, il miglior tasso di apertura delle mail in ambito sportivo si ottiene alle 6, per il no profit alle 20, per il tech addirittura alle 23.

Stesso discorso per i giorni della settimana. Se il giovedì è il giorno dei Viaggi e dell’Assistenza Sanitaria, la domenica è il giorno dello Sport (manco a dirlo), della Tecnologia, della Salute e Bellezza e della Tecnologia. Molto alti i tassi di apertura per i Servizi finanziari (69%) durante il sabato, mentre vanno a braccetto Editoria e Istruzione, entrambi redditizi di lunedì.

In generale, sembrerebbero essere il mercoledì e il sabato i momenti migliori per ottenere alti tassi di open rate (rispettivamente 44.53% e 44.55%). Inoltre, il martedì e la domenica registrano i maggiori tassi di CTOR (6.03% e 6.28%).

Giorno Tasso di aperturaTasso di ClickTasso Click to open 
LunedÌ42.3%2.34%5.53%
Martedì43.56%2.63%6.03%
Mercoledì44.53%2.65%5.94%
Giovedì43.62%2.6%5.97%
Venerdì42.46%2.42%5.69%
Sabato44.55%2.42%5.44%
Domenica42.66%2.68%6.28%

Medie giornaliere di aperture email e coinvolgimento in Italia

3) Le tipologie di email più efficaci secondo le statistiche

Stando al report, il formato email che assicura i maggiori tassi di apertura (65.91%) e di click (8.22%) in Italia è quello degli autoresponder, solitamente utile per l’invio di email in sequenza. Seguono le email di automation (indicate nel report con il termine Triggered), con tassi di apertura pari a 55.93% e di click pari al 7.65%. In terza posizione si classifica la newsletter tradizionale con un open rate di 43.54%. Più staccate le RSS (open rate del 37.24%).

Quante newsletter inviare a settimana? Non più di una: il report segnala un tasso di apertura assicurato vicino al 50% e oltre il 4% di click per chi invia un solo messaggio a settimana.

Vivisezionando l’ampia famiglia dell’email automation, va poi sottolineato il peso non indifferente delle welcome email, le cosiddette email di benvenuto molto utilizzate per chi gestisce newsletter, ma anche programmi di affiliazione e siti e-commerce. Qui troviamo percentuali di apertura (134.07%) e di click (31.38%) a dir poco esorbitanti. A riprova di quanto sia importante fare marketing automation.

4) L’importanza della personalizzazione

Il report fornisce interessanti indicazioni anche in materia di email marketing strategy. Il report ha infatti evidenziato come i messaggi personalizzati e automatizzati diluiti nel tempo siano particolarmente più apprezzati, con tassi di apertura e click particolarmente alti.

Analizzando il contenuto delle email inviate agli italiani si evince come la personalizzazione nell’oggetto e nel testo delle email assicurano ancora tassi di apertura superiori rispetto a quelle standardizzate (46.66% vs 43.17% nel caso del testo email). Inoltre, in continuità con il passato, si riscontra una predilezione per le email basate su immagini, più che su contenuti testuali.

5) Attenzione alla lunghezza e alle parole dell’oggetto

L’analisi non si ferma ai soli dati statistici su orari, tassi di apertura e settori di riferimento. Dai dati a disposizione, possiamo trarre importanti spunti anche sul come impostare la linea d’oggetto dell’email, fondamentale poi per assicurarci altri tassi d’apertura.

La notizia è che gli italiani non apprezzano oggetti troppo lunghi… ma nemmeno troppo brevi.

Sotto i 210 caratteri il tasso di apertura cala drasticamente, quasi sempre sotto il 35%. La lunghezza più indicata si attesterebbe tra i 191 e i 210 caratteri. Con tale lunghezza, superiamo addirittura il 55% di open rate!

Stando ai dati, inoltre, l’aggiunta di emoji alle righe dell’oggetto impatta negativamente sull’open rate.

Rimanendo in tema, le parole che i nostri connazionali amano leggere nell’oggetto dei messaggi sono pdf (tasso di apertura del 58.54%), garantito (56.6%), newsletter (53.15%), svendita/vendita (54.22%), guida (52.78%).

Al contrario, sconsigliato inserire termini come prezioso, affrettati, offerta, oggi , scontato nell’oggetto dell’email. L’open rate crolla in quest’ultimo caso sotto il 28%.

La diffusione dei software di email marketing in Italia

Usciamo per un attimo nel perimetro dell’analisi per un’importante puntualizzazione. Fare email marketing vuol dire gestire ogni giorno centinaia o migliaia di messaggi e contatti. Svolgere tale attività senza l’ausilio di un software di email marketing come GetResponse è pressoché impossibile.

GetResponse, nello specifico, è una piattaforma di email marketing, marketing automation e marketing online completa che supporta le aziende, B2B, B2C, e-commerce nella creazione di contenuti, nell’aumento delle vendite e nel potenziamento del traffico della propria attività online. Inoltre, ha recentemente integrato la tecnologia OpenAI (la stessa di ChatGPT) per potenziare le proprie soluzioni. Puoi oggi creare email in 3 minuti con l’Intelligenza Artificiale.

Il panorama italiano è sempre più ricco di queste soluzioni. Molti imprenditori, esperti di marketing e manager della comunicazione in Italia si rivolgono a tali piattaforme per le varie attività di acquisizione contatti, conversione e customer engagement.

Tra le 5 piattaforme più note e utilizzate in Italia troviamo assieme a GetResponse altre software house come Brevo, Mailup, 4dem e ActiveCampaign. Nomi per nulla nuovi agli addetti ai lavori, come si può intuire dai trend. Al nostro appello manca Mailchimp, sicuramente il programma di email marketing più noto a livello internazionale, ma che solo recentemente ha implementato la sua interfaccia in lingua italiana.

Fare email marketing in Italia secondo GetResponse

I benchmark forniti dal report di GetResponse non solo ci aiutano a comprendere il rapporto tra italiani e posta elettronica.

Quest’analisi rappresenta la bussola con cui i marketer italiani possono ora orientarsi nel mare aperto dell’email marketing. Molto spesso, infatti, report di questo tipo si limitano su una veduta globale del fenomeno, offrendo dati che calzano solo parzialmente con il contesto italiano.

In questo caso abbiamo invece dati più accurati e specifici per il nostro Paese, sulla quale impostare decisioni e campagne di marketing più ragionate. Io, ad esempio ho provato a ricavarne una guida completa su come fare email marketing in maniera consapevole. Una guida basata su dati accurati perché fanno riferimento a un anno di attività di email marketing e oltre 200 milioni di invii a fini commerciali dalle aziende italiane. Specifici perché appunto circoscritti al nostro panorama.

Non ci resta che imparare dai dati e dalle statistiche per trasformali in azioni concrete!


Gianpiero Spelozzo
Gianpiero Spelozzo
Laureato in Comunicazione di Marketing, esperto di email marketing e SEO, fervido smart worker e nomade digitale nella vasta terra di Google e dei motori di ricerca. Tra Milano, Nord Europa, Marche e Abruzzo vivo le migliori esperienze in ambito digital marketIng, e-commerce, innovazione digitale e scrittura creativa. Scompongo e rielaboro queste esperienze nel blog di GetResponse, sotto forma di articoli, guide e approfondimenti.
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