Il miglior orario per inviare una newsletter in Italia? I tassi di apertura medi in base ai settori? I termini che più invogliano gli italiani ad aprire una mail? Da una recente analisi su ben 200 milioni di email inviate in un anno, GetResponse ha ricavato il primo report sul mercato dell’email marketing in Italia.
Ecco tutte le statistiche, i dati, le curiosità e i trend che devi conoscere tra il 2022 e il 2023 prima di inviare una newsletter o impostare una campagna di email marketing.
SOMMARIO
- Il Report 2022 di benchmarking sull’Email Marketing in Italia
- Email marketing in Italia: statistiche su tassi di apertura e click
- Le statistiche di email marketing per settore
- Dati su orari, giorni e abitudini degli italiani
- Le strategie di email marketing più efficaci secondo le statistiche
- Come dovresti strutturare una email commerciale (secondo i dati)
- La diffusione dei software di email marketing in Italia
- Fare email marketing in Italia secondo GetResponse
Il Report 2022 di benchmarking sull’Email Marketing in Italia
L’email marketing in Italia non è morto. È anzi più vivo e variegato che mai. Nonostante l’evolvere e il proliferare di nuovi strumenti di marketing, la posta elettronica rimane a oggi il canale più affidabile per la promozione e la comunicazione di un brand.
Ogni giorno nelle caselle di posta online degli italiani scorrono centinaia di milioni di messaggi commerciali. Ma queste email funzionano realmente? Qual è il tasso di apertura di questi messaggi? Quali gli elementi (testuali e non) più apprezzati dagli utenti? Quali sono, in poche parole, i trend e le statistiche di email marketing in Italia sulla quale fare affidamento per i prossimi anni.
Per rispondere a tutte queste domande, GetResponse ha analizzato quasi 200 milioni di messaggi inviati dai clienti italiani nel corso del 2021, tra newsletter, email di benvenuto, autoresponder, RSS e messaggi automatizzati.
Un’analisi non da poco. È la prima volta che questa piattaforma di email marketing, già da più di 20 anni attiva nel mercato italiano, realizza questo tipo di report esclusivamente per il nostro Paese.
Ne esce una vera e propria miniera d’oro di dati, insight di mercato, statistiche e trend per chi opera nel settore. Dati che abbiamo provato a riassumere nel seguito di quest’articolo, ma che puoi approfondire e consultare liberamente nel Report 2022 di benchmarking sull’Email Marketing in Italia.
Email marketing in Italia: statistiche su tassi di apertura e click
Il primo dato saliente è che l’Italia è nella top 10 globale per risultati medi nazionali riferiti all’email marketing. Con un tasso di apertura medio totale del 28.54% il Belpaese si attesta infatti in sesta posizione, dietro soltanto a Belgio, Germania Paesi bassi, Filippine e Francia.
Difficile stabilire quale possa essere il tasso di apertura (per i più open rate) perfetto per una campagna di email marketing. Tale variabile può dipendere da diversi fattori come target e settore di riferimento. Sicuramente, come si nota dalle tabelle sottostanti, la media italiana è in linea con i migliori benchmark di email marketing globali.
Percentuali alte anche nelle altre metriche fondamentali. La percentuale di click sull’email (CTR) è del 2,12% (undicesimo posto globale), mentre il tasso di click/aperture (CTOR) supera il 7,4%. I web marketer italiani possono guardare con ottimismo le loro prossime campagne.
In questi dati non è da sottovalutare il fattore GDPR, in vigore in Italia del 2018. I Paesi dell’area interessata sembrano infatti trarre beneficio da una normativa privacy più rigida e severa. L’equazione suona qui come: maggiore disciplina = miglior tasso di coinvolgimento email.

Le statistiche di email marketing per settore
Qui i dati sono abbastanza delineati. I settori con cui gli italiani interagiscono maggiormente sono Automotive (55.57%), Sport (55.25%) e Non-profits (43.34%). Tassi di apertura abbastanza bassi invece nell’ambito dell’Editoria (21.04%) e dei Servizi Legali (21.83%).
Il report di GetResponse va anche oltre il dato delle email e si concentra sui vari step di conversione che concorrono al successo di una campagna di email marketing. Interessanti a tal proposito, i dati sui tassi di conversione delle landing page collegate. Comunicazione (33.63%), Istruzione (16.19%) e – ancora una volta – Sport (11.85%) sono i settori più redditizi. Meno efficaci le campagne effettuate in ambito Retail, Tecnologie e Immobiliare.
Dati su orari, giorni e abitudini degli italiani
I benchmark sull’email marketing italiano di GetResponse sfornano un’importante sentenza. La prima ora è quella che conta! Sono i dati a confermarlo.
Oltre il 21% dei messaggi viene aperto nella prima ora. Lato engagement, invece, gli italiani reagiscono entro la prima ora dall’invio con una percentuale di 26,18% di click. Già a partire dalla seconda ora (8,35%), il dato cala drasticamente.
Più nello specifico, i nostri connazionali leggono e cliccano le email entro le prime 4 ore dall’invio. Le aperture diminuiscono con il passare del tempo, tanto che entro le 7 ore, più della metà delle email non viene letta.
Ciò avviene soprattutto da desktop. Inaspettatamente, infatti, il mezzo principale attraverso cui gli italiani leggono le email è il pc e non il mobile, anche se il tasso effettivo di click è maggiore su smartphone.
L’analisi risponde anche a un altro quesito fondamentale dell’email marketing. Qual è il momento migliore per inviare una email?
Qui è importante incrociare i dati sugli orari con il settore di riferimento. Ad esempio, il miglior tasso di apertura delle mail in ambito sportivo si ottiene alle 6, per il no profit alle 20, per il tech addirittura alle 23.
Stesso discorso per i giorni della settimana. Se il giovedì è il giorno dei Viaggi e dell’Assistenza Sanitaria, la domenica è il giorno dello Sport (manco a dirlo), della Tecnologia, della Salute e Bellezza e della Tecnologia. Molto alti i tassi di apertura per i Servizi finanziari (69%) durante il sabato, mentre vanno a braccetto Editoria e Istruzione, entrambi redditizi di lunedì.
Giorno | Open rate | Click-through rate | Click-to-open rate |
---|---|---|---|
LunedÌ | 27.74% | 1.85% | 6.67% |
Martedì | 30.79% | 2.42% | 7.86% |
Mercoledì | 24.59% | 1.55% | 6.31% |
Giovedì | 31.03% | 1.92% | 6.19% |
Venerdì | 27.88% | 2.08% | 7.47% |
Sabato | 25.14% | 1.46% | 5.83% |
Domenica | 28.55% | 2.06% | 7.22% |
Le strategie di email marketing più efficaci secondo le statistiche
I benchmark forniscono interessanti indicazioni anche in materia di email marketing strategy. Il report ha infatti evidenziato come i messaggi personalizzati e automatizzati diluiti nel tempo siano particolarmente più apprezzati, con tassi di apertura e click particolarmente alti.
Non indifferente anche il peso delle welcome email, le cosiddette email di benvenuto molto utilizzate per chi gestisce newsletter, ma anche programmi di affiliazione e siti ecommerce. Qui troviamo un open rate (49.31%) e un click rate (14.26%) ampiamente sopra la media rispetto ad altre tipologie di email
Quante newsletter inviare a settimana? Non più di una: il report segnala un tasso di apertura assicurato del 41,80% e l’8,70% per chi invia un solo messaggio a settimana.
Come dovresti strutturare una email commerciale (secondo i dati)
L’analisi non si ferma ai soli dati statistici su orari, tassi di apertura e settori di riferimento. Possiamo trarre importanti spunti anche sul come impostare la linea d’oggetto e su quali elementi multimediali inserire.
Personalizzazione e lunghezza dell’oggetto
Una buona linea dell’oggetto può far la differenza tra una campagna di email marketing scadente e una di successo. La notizia è che gli italiani non apprezzano oggetti troppo brevi.
Sotto i 190 caratteri il tasso di apertura cala drasticamente, quasi sempre sotto il 40%. La lunghezza più indicata si attesterebbe tra i 241 e i 250 caratteri. Con tale lunghezza, sfioriamo addirittura l’86%.
Stando ai dati, inoltre, sia l’aggiunta di emoji alle righe dell’oggetto che la personalizzazione potrebbe aiutare ad ottenere open rate più elevati.
Termini più utilizzati nell’oggetto
Rimanendo in tema, le parole che i nostri connazionali amano leggere nell’oggetto dei messaggi sono eventi (tasso di apertura di 56,61%), pdf (53,35%), conveniente (53,14%), invito (48,70%) e newsletter (42,92%).
Al contrario, sconsigliato inserire termini come illimitato, garantito e ricercato nell’oggetto dell’email. L’open rate crolla qui sotto il 9%, fino al 5,66% per il termine ricercato.
Contenuti multimediali
Gli italiani sembrano infine apprezzare la presenza di immagini o video all’interno del corpo delle email. Le email che utilizzano contenuti video, da Vimeo e YouTube in particolare, mostrano tassi di coinvolgimento assai più elevati (quasi due punti percentuali in più) rispetto alle email di solo testo.
Il CTR sale dall’1.21% al 2.53% per le email e le newsletter che puntano sulle immagini.
La diffusione dei software di email marketing in Italia
Usciamo per un attimo nel perimetro dell’analisi per un’importante puntualizzazione. Fare email marketing vuol dire gestire ogni giorno centinaia o migliaia di messaggi e contatti. Svolgere tale attività senza l’ausilio di un software di email marketing come GetResponse è pressoché impossibile. GetResponse, nello specifico, è una piattaforma di email marketing, marketing automation e marketing online completa che supporta le aziende, B2B, B2C, e-commerce nella creazione di contenuti, nell’aumento delle vendite e nel potenziamento del traffico della propria attività online.
Il panorama italiano è sempre più ricco di queste soluzioni. Molti imprenditori, esperti di marketing e manager della comunicazione in Italia si rivolgono a tali piattaforme per le varie attività di acquisizione contatti, conversione e customer engagement.
Tra le 5 piattaforme più note e utilizzate in Italia troviamo assieme a GetResponse altre software house comeSendinblue, Mailup, 4dem e ActiveCampaign. Nomi per nulla nuovi agli addetti ai lavori, come si può intuire dai trend. Al nostro appello manca Mailchimp, sicuramente il programma di email marketing più noto a livello internazionale, a oggi tuttavia privo di interfaccia in lingua italiana.

Fare email marketing in Italia secondo GetResponse
I benchmark forniti dal report di GetResponse non solo ci aiutano a comprendere il rapporto tra italiani e posta elettronica.
Quest’analisi rappresenta la bussola con cui i marketer italiani possono ora orientarsi nel mare aperto dell’email marketing. Molto spesso, infatti, report di questo tipo si limitano su una veduta globale del fenomeno, offrendo dati che calzano solo parzialmente con il contesto italiano.
In questo caso abbiamo invece dati più accurati e specifici per il nostro Paese, sulla quale impostare decisioni e campagne di marketing più ragionate.
Dati accurati perché basati su un anno di attività di email marketing e quasi 200 milioni di messaggi inviati a fini commerciali dalle aziende italiane. Specifici perché appunto circoscritti al nostro panorama.
Non ci resta che imparare dai dati per trasformali in azioni concrete!