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I migliori 7 strumenti di Marketing Automation per le aziende italiane

12 minuti
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Gli ultimi anni che abbiamo attraversato non hanno fatto altro che enfatizzare l’importanza della presenza online delle aziende e della loro proattività nei confronti del mercato.

A livello globale, già prima della pandemia c’erano segnali di forte tendenza di crescita dei software per l’automazione di marketing, come testimoniato in questo rapporto di Research & Markets.

D’altra parte, un rapporto Forrester aveva già sottolineato la stessa tendenza all’aumento in un quadro però di riduzione complessiva degli investimenti di marketing delle aziende.

Questi dati fanno quindi un po’ pensare alla marketing automation come a un “bene rifugio”, una risorsa economica che può però rivelarsi sorprendentemente efficace per le aziende costrette ad attraversare un momento difficile, complesso e in grado di determinare grandi cambiamenti

In sintesi, anche per le aziende italiane, l’automazione di marketing può essere uno strumento valido per spendere meno e vendere di più.

Non sorprende quindi che gli strumenti sul mercato tra cui scegliere siano moltissimi. Una fortuna, ma anche una difficoltà per chi ha il compito di selezionare lo strumento più adatto alle proprie esigenze e più economico al tempo stesso. 

Vediamo quindi, punto per punto, cosa si può fare con uno strumento di marketing automation e quale scegliere, attraverso un onesto confronto delle principali caratteristiche degli strumenti più usati nel mercato italiano. 

Avere un sito non basta: in un mercato sempre più competitivo e affollato, vince chi riesce davvero a coinvolgere e a comunicare con i clienti: in breve, a “fare engagement”.

Mentre a livello generale le vendite dimostrano una marcata tendenza a spostarsi sempre più verso la dimensione online, l’automazione di marketing ti permette di sfruttare tutti i tradizionali strumenti e metodi dell’email marketing ma di farlo in modo più efficace, organizzato e sistematico, senza far perdere tempo al tuo team di vendita.

Con un software di marketing automation ad esempio puoi:

  • Automatizzare le attività di email marketing come la creazione e gestione di mailing list, la creazione e l’invio di newsletter
  • Organizzare e gestire campagne di vendita mirate
  • Gestire automaticamente i funnel di vendita e i flussi di conversione sulla base del punteggio dei lead e di specifiche azioni del cliente potenziale o parametri di tempo, ottimizzando le vendite
  • Gestire e proporre alla tua audience contenuti interessanti e pertinenti
  • Sfruttare canali di vendita innovativi e in costante evoluzione, come i social network, ad esempio gestendo direttamente campagne mirate di annunci su Facebook, Google, Instagram, ecc.
  • Conoscere e reagire meglio al comportamento online dei tuoi clienti in tempo reale, personalizzare la customer experience  integrare chat nelle campagne per costruire relazioni con i clienti fidelizzate, durature e redditizie
  • Utilizzare strumenti di analisi dei dati per ottimizzare le tue risorse e ottenere più conversioni nelle prossime campagne e gestire campagne di retargeting online

Come scegliere il software di automazione di marketing online più adatto?

Per la scelta del software più adatto, si deve sempre partire dalle proprie esigenze.

Non tutti i prodotti sul mercato hanno le stesse funzionalità, facilità d’uso e prezzo.

Un buon metodo per orientarsi nella scelta può essere quindi:

  1. avere presenti gli obiettivi che si vogliono ottenere dallo strumento (ad esempio, la tua azienda richiede o meno funzioni CRM ampie?);
  2. individuare funzionalità irrinunciabili (ad esempio, vuoi gestire direttamente e agevolmente campagne pubblicitarie su Facebook o Instagram?)
  3. accurato confronto dei prezzi in base alle caratteristiche individuate ai punti 1 e 2.

In questo articolo, inoltre, abbiamo deciso di limitare l’analisi a 7 software che, al momento, risultano maggiormente presenti sul mercato italiano, in particolare nel segmento delle piccole e medie imprese, ovvero:

  • GetResponse
  • ActiveCampaign
  • Sendinblue
  • HubSpot
  • Mailup
  • Campaign Monitor
  • Mailchimp

Tabella di confronto generale di 7 principali software di marketing automation

FunzionalitàGetResponseActiveCampaignSendinblueHubSpotMailupCampaign MonitorMailchimp
Gestione email marketing
Modelli di email
Moduli di iscrizione
Autorisponditori
Funzionalità CRM
Sondaggi
Webinar
Funnel di conversione
Creazione di landing page
Chat
Invio notifiche push
Invio SMS
Gestione annunci
Prova gratuitaPiano gratuito14 giorniPiano gratuitoPiano gratuito15 giorniPiano gratuitoPiano gratuito
Assistenza 24/7✓*
Assistenza telefonica✓*✓*✓*✓*
Integrazioni (vedi elenco)

GetResponse: automazione di marketing online completa orientata all’efficienza e alla facilità d’uso

GetResponse è un avanzato software di email marketing con utili funzionalità integrate di automazione del marketing, gestione dei contatti e dei funnel di vendita.

La sua interfaccia utente è piacevolmente intuitiva e semplice da usare già dalla prima volta, con tutti gli strumenti che il cliente può desiderare organizzati in modo chiaro.

Inoltre, il pacchetto si dimostra attento alle funzionalità che consentono di monetizzare rapidamente le strategie di conversione, come il lancio diretto di campagne di annunci su Meta e Google e l’uso di strumenti di engagement efficaci come webinar e sondaggi. Tutte caratteristiche utili anche per campagne di fidelizzazione e remarketing, nonché particolarmente apprezzate dall’universo delle PMI.

Una caratteristica che manca a GetResponse è l’invio degli SMS, a differenza di altri software. Tuttavia, se questa funzionalità non è tassativamente richiesta per la tua azienda, la gestione delle notifiche push fornisce una valida alternativa per restare proattivamente in contatto con i clienti. Di recente, è stata inoltre introdotta in versione beta la nuova funzionalità di gestione della chat di assistenza per il servizio clienti, uno strumento che si rivela potenzialmente utile a risolvere immediatamente e in modo efficace piccole difficoltà che bloccano le tue conversioni.

Tra i suoi punti di forza, oltre alla suddetta facilità d’uso e all’elenco piuttosto completo di funzioni di automazione, segnaliamo anche l’ampia disponibilità di integrazioni che consente di sfruttare, subito o in futuro, le capacità CRM o di analisi dei dati più ampie di altri pacchetti specifici.

ActiveCampaign: software di automazione di marketing completo con approccio CRM

ActiveCampaign è un prodotto per marketing automation le cui qualità sono riconosciute sul mercato, che privilegia un approccio per flussi di vendita con funzionalità CRM rivolte principalmente alle piccole aziende.

Il suo punto di forza risiede probabilmente proprio nelle flessibili e articolate capacità di automazione di marketing. La completezza del prodotto e l’interfaccia utente che riflette l’approccio per flussi di vendita, lo rendono forse un po’ più ostico per chi si avvicina a questo tipo di strumento e cerca soprattutto un pacchetto che non richieda conoscenze precedenti o determinati tempi di formazione per gli utenti.

L’uso di ActiveCampaign necessità infatti di un po’ di cultura di base nel campo del marketing, per individuare subito i moduli disponibili e a orientarsi all’interno della piattaforma.

Una volta che gli utenti hanno appreso come utilizzare le sue funzioni, ActiveCampaign è sicuramente una piattaforma completa e piuttosto potente.

Sendinblue: buon software di email marketing con automazioni

Come altri software disponibili su mercato e di cui parliamo in questo confronto, come ad esempio GetReponse, Mailup o Mailchimp, anche Sendinblue è nato, in origine, come software di email marketing, cui nel tempo sono stati aggiunti componenti nella direzione della online marketing automation.

Ottima piattaforma per la creazione e gestione di newsletter e offerte via email, al momento non pare però aver ancora integrato alcuni tra i moduli emergenti richiesti dal mercato, perché a nostro avviso potenzialmente più interessanti per incrementare proattivamente le conversioni, come i sondaggi e i webinar. Inoltre Sendinblue non gestisce i funnel di vendita.

Un punto che “funziona” per Sendinblue è il piano di abbonamento di base gratuito che, almeno a un primo sguardo, appare molto invitante. Purtroppo, però, non è tutto oro quel che luccica. Infatti il piano gratuito è limitato in maniera abbastanza pesante da un massimo di 300 invii al giorno, un numero insufficiente per la maggior parte di mailing list di qualsiasi media impresa che, oltretutto, rischia di penalizzare significativamente l’analisi dei dati delle campagne. In realtà, quindi, bisogna mettere in conto perlomeno il costo del piano a pagamento più economico che, a causa di alcune limitazioni, potrebbe comunque non essere sufficiente alle tue esigenze, ad esempio se si desiderano gestire di strumenti piuttosto essenziali come le landing page, o usufruire appunto delle funzioni di automazioni di marketing, per le quali è necessario scegliere come minimo il piano Premium (49 € al mese, con 20.000 contatti).

HubSpot: una piattaforma per chi si avvicina al marketing online per la prima volta

HubSpot è uno strumento di automazione di marketing i cui punti di forza sono completezza e semplicità d’uso, soprattutto per le aziende che sono prive di competenze di programmazione e online marketing  al loro interno.

L’interfaccia utente della piattaforma è semplice, visuale e intuitiva e lo strumento offre al mercato potenziale di coloro che si avvicinano all’automazione di marketing online un percorso strutturato che consente di ampliare i mezzi a propria disposizione con l’aumento graduale delle esigenze dell’attività.

Tutto questo renderebbe HubSpot lo strumento ideale per le piccole aziende, però… c’è un però. Unico neo di questa strategia, purtroppo, è il prezzo. Se è vero che puoi provare HubSpot per un periodo illimitato, semplicemente sottoscrivendo il piano gratuito di base, tuttavia con 1000 contatti il primo piano disponibile ha già un costo di 46 € e, cosa più problematica, i costi salgono subito vertiginosamente non appena si inizia a fare sul serio e si superano i 1000 contatti (con un costo di 92 € per 1500 contatti).

Per il resto, si tratta di una soluzione completa, con flussi di lavoro, sondaggi (ma non webinar, almeno senza integrazione Zoom) e chat – ma con costi proibitivi, almeno per le PMI, al crescere del numero di contatti e delle funzionalità incluse nell’abbonamento. Ulteriore dettaglio, il sito di HubSpot non è al momento disponibile in italiano.

Mailup: software di email marketing per vocazione

Mailup, come è evidente già dal suo brand, nasce essenzialmente come piattaforma di email marketing. Con la rapida evoluzione del mercato, gli strumenti di questo tipo hanno naturalmente la necessità di mettersi al passo, soprattutto per quanto riguarda il passaggio dall’email marketing in direzione dell’automazione di marketing online.

Le funzioni in cui Mailup ha i suoi punti di forza sono essenzialmente la creazione di mailing list (con moduli e landing page), la gestione dei mailing e l’analisi dei dati delle campagne. Si tratta quindi in sostanza di un software di email marketing, semplice e compatto. Per il resto, gli strumenti di automazione di marketing veri e propri, almeno per il momento, sono abbastanza ridotti all’osso.

A differenza della stragrande maggioranza degli altri software di email marketing, purtroppo Mailup non rende disponibile un listino di abbonamenti chiaro e strutturato, obbligando invece l’utente a compilare un modulo sul sito per richiedere un preventivo. L’abbonamento annuale minimo parte comunque da 39 € al mese.

Campaign Monitor: intuitivo strumento di email marketing integrabile per e-commerce

Campaign Monitor è essenzialmente uno strumento di email marketing con un’interfaccia moderna e intuitiva.

Per quanto riguarda gli strumenti di automazione di marketing di Campaign Monitor, essi sono essenzialmente incentrati e finalizzati sulle funzioni di email marketing. L’utente, ad esempio, ha la possibilità di creare flussi di email di benvenuto o per offerte speciali e campagne di remarketing. 

Lo strumento offre in effetti solo un numero limitato di funzionalità di automazione; ad esempio non consente la creazione di landing page e non gestisce funnel di vendita, annunci pubblicitari, sondaggi o webinar. Al massimo, è possibile creare semplici A/B test e segmentazioni dell’audience.

Di fatto, Campaign Monitor è più un software di gestione di email marketing integrabile con piattaforme e-commerce (ad esempio Magento, Shopify, WooCommerce) che una vera e propria suite di automazione di marketing, a differenza di altri software di cui abbiamo appena parlato.

Per chi desideri accertarsene di persona, Campaign Monitor non prevede un periodo di prova ma offre invece un piano gratuito con possibilità molto limitate, che consente di creare un account e inviare campagne di prova a soli cinque iscritti.

Mailchimp: il riferimento dell’email marketing sulla strada della marketing automation?

Mailchimp è stato, storicamente, uno dei primi player del settore dell’email marketing e per lungo tempo uno dei suoi principali riferimenti. Con l’evoluzione di questo tipo di piattaforme in direzione dell’automazione di marketing, il marchio si è ritrovato a competere con prodotti nati con un’impostazione diversa e sostanzialmente più aggiornata.

Per questo motivo il grande punto di forza di Mailchimp, al momento, è e rimane l’email marketing, con alcune funzioni CRM per piccole aziende. Questo a fronte però di altri svantaggi, quali il costo relativamente alto e un forte orientamento al mercato interno statunitense, che penalizza la localizzazione, linguistica e culturale, per altri paesi, tra cui l’Italia in particolare.

Naturalmente anche questo marchio di primo piano non può ignorare le richieste del mercato e sembra evidente che si stia evolvendo in direzione dell’automazione di marketing online. Staremo a vedere.

Conclusioni

Con questa panoramica, ci auguriamo di averti dato qualche strumento in più per orientarti tra i principali strumenti di automazione di marketing online.

Scegliere il software giusto non è mai semplice e, tra i molti validi prodotti presenti sul mercato, la selezione deve sempre necessariamente basarsi sulle reali esigenze della propria attività, in rapporto al budget a disposizione. 

In questo articolo, in maniera inevitabilmente breve e schematica, abbiamo cercato di cogliere l’“essenza” di ciascun prodotto e di evidenziarne alcuni pro e contro, che possono essere utili per orientare la scelta. In generale, è sempre meglio dedicare un po’ più di tempo alla valutazione delle proprie necessità attuali e di quelle in prospettiva, prima di decidere per un determinato software di automazione di marketing online. Infatti, anche se in seguito è sempre possibile correggere la rotta, magari ricorrendo a integrazioni o cambiando piano di abbonamento, in qualche misura partire col piede sbagliato è sempre un vincolo, che comporta perdite di tempo e di denaro.

Se quanto abbiamo detto in merito a un particolare prodotto ti ha interessato, puoi consultare anche i confronti diretti che abbiamo realizzato con alcuni di questi software, in particolare: ActiveCampaign, Sendinblue, Mailup, Mailchimp.

Disclaimer: questo confronto è stato condotto su ActiveCampaign, Sendinblue, HubSpot, Mailup, Campaign Monitor e Mailchimp nel 2022, sulla base delle informazioni a noi disponibili al momento. Facciamo del nostro meglio per mantenerlo il più accurato possibile e lo controlliamo regolarmente. Tuttavia, se desideri conoscere l’offerta dei nostri concorrenti, è consigliabile verificarla direttamente sul loro sito ufficiale o contattare un loro rappresentante.


Michele Magnani
Michele Magnani
Sono nato nella nebbia pavese, e la luce blu del PC è il mio faro. Amo il lavoro che faccio perché mi permette di rendere servizio alle persone: mettere in luce un progetto e fare in modo che diventi accessibile al gran pubblico. Il mio punto di forza sono i numeri e le statistiche, ma la mia motivazione nasce sempre dai rapporti umani, veri, tra le persone.