Per anni su Instagram tutti abbiamo rincorso i numeri: follower, like, visualizzazioni. Eppure, da un po’ di tempo, questa logica sta mostrando tutti i suoi limiti. Nel 2025, la domanda vera non è più “quanti follower hai?”, ma “quanti di loro comprerebbero da te?”
Al momento, il successo su Instagram non si misura più in vanity metrics, ma nella capacità di trasformare una community in clienti. E per farlo, servono strategia, consapevolezza e strumenti che vanno ben oltre un reel virale.
In questo articolo vedremo come guadagnare con Instagram in modo concreto e sostenibile: analizzeremo le principali modalità di monetizzazione attive nel 2025, capiremo perché non bastano i numeri e ti mostrerò una strategia chiara per portare i tuoi follower fuori dalla piattaforma, verso un canale che controlli davvero, come la newsletter.
Desideri passare subito alla pratica e capire come si crea una newsletter?
In questo bel video tutorial, sono illustrati in maniera approfondita tutti i passaggi per creare e inviare facilmente la newsletter con il pratico newsletter creator di GetResponse.
Se non vuoi partire da zero, puoi utilizzare uno dei tanti template per newsletter disponibili nella piattaforma e personalizzarli in modo da adattarli meglio al tuo stile, oppure chiedere aiuto all’Intelligenza Artificiale e creare la tua newsletter in 3 minuti.
Guadagnare su Instagram: tutti i modi per farlo nel 2025
Nonostante i cambiamenti di cui ti ho accennato, nel 2025 Instagram è ancora una delle piattaforme più potenti per monetizzare contenuti e competenze, solo che rispetto al passato sono cambiate le regole del gioco. Non basta più avere un profilo curato e qualche migliaio di follower: serve una strategia chiara e una community attiva.
Ecco i principali modi per guadagnare su Instagram oggi.
Sponsorizzazioni e collaborazioni con brand
Il modello più classico e ancora molto diffuso. Se hai un buon posizionamento e un engagement autentico, puoi collaborare con brand in target con la tua nicchia. Non servono centinaia di migliaia di follower: oggi i nano-influencer (1.000–5.000 follower) e i micro-influencer (10.000-50.000 follower) con community attive hanno tassi di conversione migliori rispetto ai profili enormi.
I dati aggiornati mostrano che i nano e micro-influencer possono guadagnare tra 100 e 850 euro per post sponsorizzato, a seconda della nicchia e del coinvolgimento medio.
Vendita di prodotti fisici e digitali
Se hai un prodotto tuo – fisico o digitale – Instagram è certamente un’ottima vetrina. Puoi vendere t-shirt, e-book, corsi, consulenze, preset, servizi personalizzati. Con strumenti come Instagram Shop o semplici link in bio, la transizione tra contenuto e acquisto è ormai sempre più fluida.
Più della metà degli utenti Instagram cerca attivamente prodotti sulla piattaforma prima di acquistarli. E i prodotti digitali, in particolare, hanno margini di guadagno elevatissimi.
Affiliazioni e contenuti premium
Anche senza un prodotto tuo puoi monetizzare su Instagram tramite affiliate marketing. Puoi farlo promuovendo strumenti, servizi o prodotti che usi e conosci, in modo da guadagnare una commissione sulle vendite generate. In molti casi se il prodotto è di nicchia, la commissione è anche più alta. Tra le modalità più diffuse ci sono i link che rimandano a libri (o altri prodotti) acquistabili su Amazon oppure codici sconto con il nome dell’influencer che li promuove per l’acquisto di biglietti per eventi, corsi e molto altro.
Inoltre, per diffonderli meglio e renderli più efficati, puoi creare contenuti esclusivi per abbonati, grazie alle funzioni “Creator Subscription” o canali chiusi per i follower più attivi.
Monetizzazione tramite Reel, Live e abbonamenti
Negli ultimi tempi Instagram ha introdotto diverse funzioni di monetizzazione interna: dai bonus Reels ai badge durante le dirette, fino agli abbonamenti mensili per accedere a contenuti extra. Se hai una community affezionata, queste modalità possono diventare davvero una piccola fonte di reddito ricorrente.
Altri metodi
La cosa positiva è che su Instagram le possibilità sono davvero molte e diverse tra loro. Oltre a quelle già citate, tra le strategie più interessanti da osservare attualmente ci sono anche:
- vendita di Servizi via DM (es. consulenze one-to-one);
- promozione di Workshop tramite le Stories;
- vendita di template, preset o strumenti digitali;
- licensing dei contenuti per uso commerciale.
In sintesi possiamo dire che le strade per monetizzare Instagram nel 2025 ci sono, eccome. Ma tutte funzionano solo se hai una community reale, coinvolta, interessata. E se non resti chiuso nella piattaforma.

Guadagnare davvero su Instagram non è solo una questione di follower
Per molto tempo abbiamo pensato che crescere su Instagram volesse dire semplicemente avere più follower. E per un po’ è stato anche vero. Ora però le cose sono cambiate, o meglio: si sono fatte più chiare.
Perché i follower non bastano (e spesso non comprano nulla)
Nel 2025, la quantità di follower su Instagram non è più garanzia di guadagno. Anzi, i dati di diverse ricerche mostrano che l’engagement medio diminuisce all’aumentare della fanbase: i profili con meno di 5.000 follower hanno spesso un tasso medio di coinvolgimento che supera il 4%, mentre chi supera il milione scende anche sotto l’1,5%.
Cosa significa tutto ciò? Che se hai 3.000 follower non devi disperare perché ti sembrano pochi, ma sfruttare questa opportunità: se sono utenti molto coinvolti potresti guadagnare di più di un profilo da 100.000 follower che non genera alcuna azione reale.
Considera poi che la maggior parte degli utenti Instagram non ha mai acquistato da un post sponsorizzato, e sai perché? Perché si fida di più del passaparola degli amici e delle raccomandazioni che gli arrivano via email, grazie alle newsletter, rispetto a quelle che trova sui social.
Il punto è semplice: il follower che mette like non è necessariamente un potenziale cliente. E spesso non lo diventerà mai, se non costruisci un percorso chiaro per trasformare l’attenzione in relazione, e poi in fiducia.
Il rischio di costruire su un terreno che non controlli
Un altro elemento fondamentale da considerare è che Instagram non è tuo. Questo è un tema che mi è molto caro e che sottolineo spesso durante le mie consulenze. I tuoi contenuti, i tuoi follower, la tua reach… tutto è regolato da un algoritmo che può cambiare da un giorno all’altro. E se la piattaforma decidesse di ridurre drasticamente la visibilità organica? O peggio ancora di chiuderti l’account senza motivazioni precise? Spoiler: tutto ciò è già accaduto più volte.
Ecco perché basare tutto il tuo business solo su Instagram è un rischio strategico. È come costruire la tua casa su un terreno che non ti appartiene. Puoi arredarla alla perfezione, ma se un giorno il padrone decide di demolirla, non puoi fare molto.
I creator più attenti oggi usano Instagram come vetrina, come punto di ingresso. Ma il cuore del business – e della relazione con la propria community – si sposta altrove: su canali che controllano direttamente.
Il valore della community rispetto al pubblico
A questo punto dovrebbe esserti chiaro che c’è una differenza enorme tra avere un pubblico e costruire una community. Il pubblico ti guarda, la community ti risponde. Il pubblico consuma i tuoi contenuti, la community partecipa, interagisce, ti scrive, ti sostiene, ti compra. Ed è proprio qui che sta la differenza tra chi crea contenuti e chi costruisce relazioni, riuscendo di conseguenza anche a vendere su Instagram.
Personalmente, dopo anni passati a controllare con ansia le statistiche del mio profilo, ho capito che il vero valore non sono i numeri, ma le persone con cui riesci a costruire un dialogo. Mi sono reso conto che la forza reale di quanto sto facendo non è nella notifica di un nuovo follower, ma in un commento o in un messaggio in cui mi viene chiesto della mia esperienza come autore di newsletter o di giornalista. Azioni che spesso si trasformano poi in consulenze o vendita di servizi. E tutto ciò non è avvenuto per merito di un algoritmo, ma della mia newsletter “Onde”.
Instagram è il luogo della scoperta, ma è fuori dalla piattaforma – tramite la newsletter, ad esempio – che puoi iniziare un dialogo autentico, continuativo, umano. Un dialogo che non subisce i capricci degli algoritmi e che, con il tempo, può davvero trasformarsi in fiducia, in clienti, in crescita sostenibile.
Da follower a clienti: la strategia che funziona per guadagnare su Instagram
Se vuoi davvero guadagnare con Instagram, c’è una strategia che funziona più di tutte: portare i tuoi follower su una piattaforma che controlli davvero, come una newsletter, e lì costruire una relazione stabile.
È un processo semplice, ma va strutturato con attenzione. Non si tratta solo di inserire un link in bio, ma di progettare un’esperienza che accompagni i tuoi follower da “spettatori” a “clienti”. Vediamo insieme i passaggi chiave.
Step 1: Cattura l’attenzione su Instagram
Tutto inizia da qui: da un reel che funziona particolarmente bene, da una caption che colpisce, da un carosello che parla alle persone giuste. Per essere davvero efficace, il tuo contenuto su Instagram deve:
- intercettare una necessità (anche latente);
- offrire un micro-valore concreto (tips, ispirazione, soluzione);
- creare curiosità per quello che viene dopo.
Instagram è un canale potente per attirare l’attenzione, ma è un canale di superficie: il tuo compito è far sì che quell’attenzione non resti effimera.
Step 2: Offri un lead magnet e porta i follower fuori dalla piattaforma
La chiave per trasformare un follower in iscritto (e poi in cliente) è offrire qualcosa di utile in cambio del suo indirizzo email. È qui che entra in gioco il lead magnet: una risorsa gratuita, semplice ma rilevante, che porti valore immediato.
Tra gli esempi più diffusi di lead magnet per l’iscrizione alla newsletter: una guida o mini e-book, un video gratuito, un template, un esercizio da mettere in pratica.
Il link può essere inserito in bio, nelle storie o nei DM automatici. Ma l’obiettivo è sempre lo stesso: portare le persone su un terreno che controlli tu, come una landing page o un form collegato al tuo strumento di email marketing.
💡 Se vuoi approfondire questo passaggio, leggi anche “Newsletter vs blog: cosa è meglio nel 2025?”, dove spiego perché l’email marketing è oggi il canale più diretto ed efficace per costruire community.
Step 3: Nutri la relazione con una newsletter
Una volta che il follower ti ha lasciato l’email, non puoi sparire. Anzi, è qui che il lavoro inizia davvero, perché bisogna esserci con frequenza regolare e dare sempre qualcosa di valore al tuo pubblico.
Attraverso la newsletter puoi:
- continuare a offrire contenuti rilevanti, ma più personali e approfonditi;
- raccontare la tua storia, la tua visione, i tuoi valori;
- diventare familiare, riconoscibile, autorevole;
- costruire una community vera, che si fida di te e ti ascolta.
Non serve scrivere ogni giorno, ma come non mi stancherò mai di ripetere serve essere costanti e coerenti. Un invio settimanale, ben pensato, può fare davvero la differenza.
💡 Ti consiglio di leggere il mio articolo su Come scrivere una newsletter efficace per scoprire come creare contenuti email che arrivano dritti al punto (e al cuore dei lettori).
Step 4: Vendi via email e contenuti personalizzati
A questo punto la fiducia è stata costruita. Il lettore ti conosce, ha ricevuto valore gratuito, ha imparato a fidarsi. Ed è molto più pronto, rispetto a un follower casuale, a considerare un acquisto.
È in questa fase che puoi proporre i tuoi servizi o prodotti; offrire consulenze, workshop, corsi; inviare promozioni riservate o offerte a tempo; segmentare chi ti legge e proporre contenuti ancora più mirati.
Con gli strumenti giusti, come quelli offerti da GetResponse, puoi anche automatizzare parte del processo e farti aiutare dall’intelligenza artificiale, per ottimizzare tempi e risultati.
Ricapitolando quanto detto finora: Instagram è il gancio, la newsletter è il ponte. L’email marketing è il motore della conversione. Ed è proprio in questa sinergia che si costruisce un business solido, sostenibile, capace di trasformare contenuti in relazioni e relazioni in clienti.
Piccola nota a margine: questo è un circolo virtuoso, ciò significa che se porti pubblico da Instagram alla tua newsletter e questa cresce, col tempo vedrai crescere anche il tuo profilo social.
Gli strumenti che ti servono per monetizzare davvero con Instagram
Abbiamo capito dunque che nel 2025 chi vuole guadagnare con Instagram deve cambiare prospettiva: non basta avere una bella vetrina, serve anche il negozio dietro. I contenuti non sono la fine del percorso, ma l’inizio.
Per trasformare però un profilo Instagram in una fonte di guadagno sostenibile, servono strumenti che ti aiutino a costruire tutto il resto.
Instagram come vetrina
Anche se non è il luogo migliore per costruire un percorso profondo di relazione – perché non puoi costruire funnel strutturati e controllare i tuoi contatti o personalizzare la comunicazione – Instagram rimane comunque la vetrina ideale per mostrare chi sei, cosa fai e perché dovrebbero seguirti.
Ad oggi questo social resta uno dei migliori strumenti per:
- intercettare l’attenzione con reel, caroselli, caption e storie coinvolgenti;
- esprimere la tua personalità e differenziarti in un feed saturo di contenuti;
- trasmettere valore in pochi secondi, creando empatia e interesse;
- generare desiderio verso ciò che offri, racconti o insegni.
GetResponse o Substack: scegli il tuo ecosistema per convertire
Una volta attirata l’attenzione su Instagram, hai bisogno di un luogo in cui raccogliere gli indirizzi email dei tuoi follower, inviare contenuti personalizzati e costanti, proporre e vendere i tuoi servizi o prodotti. Il tutto magari automatizzando parte del tuo flusso di comunicazione.
Due delle piattaforme più usate oggi dai creator e dai freelance sono GetResponse e Substack.
GetResponse: l’ecosistema completo per vendere
GetResponse è la soluzione perfetta se vuoi costruire un sistema strutturato che ti accompagni dalla lead generation alla vendita. Questo perché, oltre a inviare newsletter professionali e segmentate, ti permette di:
- creare form di iscrizione e landing page personalizzate;
- impostare funnel automatici con email di benvenuto, follow-up e offerte;
- integrare webinar, e-commerce, AI e altri strumenti di monetizzazione.
In breve: GetResponse è ideale quando vuoi fare sul serio con il tuo progetto e costruire un vero ecosistema di conversione.
Substack: perfetto per partire (ma con limiti)
Se invece cerchi una soluzione più semplice e rapida, Substack è un buon punto di partenza. In pochi minuti la piattaforma ti consente infatti di aprire una newsletter, raccogliere i primi iscritti, scrivere e inviare con facilità i tuoi contenuti. A questo si aggiunge la funzione che permette di attivare abbonamenti mensili o annuali a pagamento.
Se è un ottimo modo per iniziare a uscire da Instagram e iniziare a costruire una community via email, va detto però che non offre funzioni avanzate come funnel o automazioni. Alla lunga questa cosa potrebbe essere limitante per la crescita del tuo progetto.
Vuoi capire meglio se fa al caso tuo? Leggi la guida che ho scritto sul tema: “Come funziona Substack per creare una newsletter: pro e contro”
Newsletter, funnel e landing page: la vera “macchina” per vendere
Come anticipato finora, una volta che il follower ti lascia la sua email, è il momento di far partire la macchina. Tre gli elementi con cui dovrai familiarizzare costantemente per ottenere i risultati che vuoi: la landing page, la newsletter vera e propria, il funnel.
- La landing page è il ponte tra Instagram e l’iscrizione: è qui che spieghi il valore del tuo contenuto gratuito (lead magnet) e inviti le persone a fare il primo passo. Pensala come il luogo in cui un utente deve capire quanto può essere utile per lui/lei ciò che fai e vendi. 👉🏻 Come creare una Landing Page (anche gratis e in pochi minuti)
- La newsletter è il canale di relazione: ti permette di scrivere in modo personale, regolare, coerente. Qui dovrai andare in scena tu e tutte le qualità tue e del tuo prodotto o servizio. Ma attenzione, non è una televendita! La newsletter è un canale intimo per un racconto più umano. 👉🏻 Come creare una Newsletter: la guida completa per Marketer e Creator
- Il funnel è il percorso che accompagna l’utente da iscritto a cliente: sequenze automatiche che educano, coinvolgono e propongono l’offerta giusta al momento giusto. 👉🏻 Come creare funnel di vendita che convertono: la guida pratica
Tutti questi elementi insieme formano il tuo sistema di monetizzazione. Non servono centinaia di migliaia di follower: bastano contenuti giusti, relazioni autentiche e strumenti ben integrati.
Altri eventuali strumenti
A seconda del tuo progetto e del tipo di prodotto o servizio che offri, ci sono altri strumenti che possono facilitarti il lavoro e che puoi integrare nel tuo flusso:
- Canva: per creare grafiche professionali, caroselli, e contenuti per i social o le email.
- Notion o Trello: per organizzare il calendario editoriale e gestire il processo dei contenuti.
- Linktree per creare una pagina bio ben strutturata con più link e call-to-action.
- Stripe / PayPal: per ricevere pagamenti diretti da newsletter o landing page.
- Calendly: se vendi consulenze, ti aiuta a gestire prenotazioni e pagamenti in modo automatizzato.
Quindi, se Instagram attira, gli altri strumenti convertono. Se oggi vuoi guadagnare davvero con la tua community, devi costruire un ponte tra ciò che pubblichi e ciò che vendi. E quel ponte si costruisce con contenuti, relazioni… e la tecnologia giusta.
FAQ su come guadagnare con Instagram
Quanti follower devi avere per essere pagato da Instagram?
Instagram non ti paga direttamente in base al numero di follower. Non esiste una soglia ufficiale che, superata, sblocchi un guadagno automatico. Tuttavia, alcune funzionalità monetizzabili (come i Bonus per creator o i Programmi partner) sono disponibili solo in alcuni Paesi e per account che rispettano determinati requisiti, spesso legati a: numero di follower attivi, numero di visualizzazioni nei reel, engagement medio nei post.
Per collaborazioni con brand, invece, non serve avere centinaia di migliaia di follower: molti micro-influencer (tra i 5.000 e i 50.000 follower) lavorano con aziende grazie a una community molto attiva e verticale.
Come si viene pagati da Instagram?
Ci sono diverse forme di monetizzazione su Instagram, ma non tutte sono gestite direttamente dalla piattaforma. Queste le principali:
- Programmi di bonus o creator fund (dove attivi): Instagram paga in base alla performance dei contenuti, soprattutto dei reel.
- Affiliazioni: promuovi prodotti tramite link tracciati e ricevi una percentuale sulle vendite.
- Collaborazioni con brand: Instagram può facilitare l’incontro tra brand e creator, ma il compenso è stabilito fuori dalla piattaforma.
- Contenuti a pagamento: tramite strumenti come le subscription per follower o la vendita di contenuti extra.
- Vendita diretta di servizi o prodotti: la più solida e strategica nel lungo periodo, ma richiede un sistema strutturato (newsletter, funnel, email marketing).
Quando inizia a pagare Instagram?
Dipende dal tipo di monetizzazione. Per i bonus (dove disponibili), Instagram ti invia una notifica quando il tuo profilo diventa idoneo. A quel punto, potrai accettare i termini e iniziare a ricevere compensi, solitamente mensili e legati alle performance dei tuoi contenuti.
Per tutto il resto (affiliate, brand, prodotti), Instagram è solo la vetrina: il guadagno vero arriva fuori, quando qualcuno clicca un link, compra qualcosa, o si iscrive alla tua newsletter. Per questo è fondamentale costruire un ponte tra il profilo e un ecosistema di vendita, come spiegato nei capitoli precedenti.
Posso guadagnare anche con pochi follower?
Sì. Non solo è possibile, ma è una strategia sostenibile.
Negli ultimi anni si parla sempre di più di nano e micro-influencer con community verticali, fedeli e coinvolte. Con un sistema ben strutturato, anche 1.000 follower possono bastare per iniziare a vendere servizi, consulenze, corsi o prodotti digitali.
La chiave non è il numero, ma: la qualità delle relazioni, la chiarezza della proposta, la coerenza dei contenuti e un sistema che accompagni il lettore dal post alla mail, dalla mail all’acquisto.
Quanto si guadagna con l’email marketing?
L’email marketing è oggi uno dei canali con il ROI più alto nel mondo digitale. Le ultime ricerche stimano un ritorno medio di 36 dollari per ogni dollaro investito. Ma naturalmente il successo della tua strategia dipende da diversi fattori. Tra questi:
- la qualità della tua lista (non il numero, ma quanto è profilata);
- la frequenza e coerenza degli invii;
- la rilevanza della tua offerta;
- il tipo di funnel e automazioni che utilizzi.
Nel mio caso (e in quello di molti creator che seguo) la newsletter è il cuore del progetto: è qui che si costruisce fiducia, si offrono contenuti esclusivi, si raccolgono feedback e, infine, si converte. Chi ti segue via email non è solo un lettore, ma una persona che ha scelto di restare in contatto con te. E questo è il capitale più importante da coltivare.
Conclusione: i follower non bastano. Serve una strategia
Alla fine di questa analisi possiamo dire di aver chiaro un concetto: avere follower non significa avere clienti. È una verità che ho sperimentato anch’io e che vedo tornare spesso nelle consulenze che faccio a creator, freelance e brand personali. Ma è una verità che non ci deve spaventare, perché in realtà porta con sé grandi opportunità se le sappiamo cogliere.
Instagram è uno strumento potente, certo. Ti permette di raccontarti, farti notare, costruire una community visibile. Ma non basta. Se vuoi trasformare l’attenzione in relazione e la relazione in conversione, serve qualcosa di più strutturato. Serve un sistema. Un sistema che ti permetta di capire chi ti segue davvero, di coltivare il rapporto fuori dagli algoritmi, di proporre i tuoi contenuti o servizi al momento giusto, nel modo giusto, e di farlo con continuità, anche quando non hai voglia di postare ogni giorno.
Instagram è un ottimo inizio. Ma se vuoi davvero guadagnare, serve un sistema che lavori per te. Io l’ho trovato nell’email marketing. Nella newsletter ho trovato infatti un modo per parlare davvero con chi mi segue. Per costruire qualcosa che resta, cresce, evolve con me.
E anche se il primo passo può sembrare piccolo (una landing page, un lead magnet, un primo invio a pochi utenti), è da lì che inizia la differenza tra avere dei follower e costruire un progetto che funziona davvero.