Oggetto email: come ottimizzarlo e cosa scrivere per aumentare le aperture

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In questo articolo vedremo come scrivere oggetti email che funzionano davvero: efficaci, mirati e capaci di distinguersi in una casella piena. Analizzeremo dati, buone pratiche ed esempi reali. Inoltre, scopriremo come gli strumenti di GetResponse possono guidarti passo dopo passo verso oggetti sempre più performanti.

Ogni giorno, le persone ricevono decine – a volte centinaia – di email. In mezzo a newsletter, promozioni, aggiornamenti e spam, l’oggetto è la prima (e spesso unica) chance per catturare l’attenzione. È quel dettaglio che può determinare il successo o l’insuccesso di un’intera campagna.

Cos’è l’oggetto di un’email e perché è determinante

L’oggetto è la riga di testo che compare accanto al nome del mittente nella casella di posta. Sembra un dettaglio, ma in realtà ha un ruolo fondamentale: in pochi caratteri devi incuriosire, informare e convincere la persona che la riceve ad aprire l’email.

Non è solo una questione estetica o stilistica: l’oggetto incide direttamente sul tasso di apertura. Secondo un’analisi di Invesp, il 47% degli utenti apre un’email basandosi esclusivamente sull’oggetto. Questo significa che, prima ancora del contenuto, dell’offerta o del design, è proprio quella riga a decidere le sorti della tua comunicazione.

Se non funziona, l’email non viene letta. Punto. E se l’email non viene letta, la campagna di email marketing fallisce – anche se il contenuto è perfetto.

Pensalo come un titolo di giornale: se non attira l’attenzione, nessuno proseguirà con la lettura. E oggi, con caselle sempre più affollate e tempi di attenzione sempre più brevi, la competizione si gioca tutta in quella riga.

5 consigli pratici per scrivere oggetti email efficaci

Scrivere un buon oggetto è una combinazione di tecnica, creatività e conoscenza del pubblico. Non esiste una formula magica, ma ci sono alcune regole che funzionano nella maggior parte dei casi e che puoi adattare alla tua strategia. Ecco le più importanti, supportate dai dati raccolti da GetResponse su milioni di campagne inviate.

1. Quanto deve essere lungo l’oggetto di un’email

Per anni si è detto che l’oggetto “più è corto, meglio è”. Ma il benchmark di GetResponse racconta un’altra storia: gli oggetti tra 181 e 190 caratteri sono quelli con il tasso di apertura più alto, oltre il 55%. Anche le fasce 161–180 e 191–200 si comportano molto bene.

Al contrario, la maggior parte degli oggetti inviati si concentra tra i 41 e i 70 caratteri, ma senza ottenere i risultati migliori. Questo indica una discrepanza tra ciò che si fa e ciò che funziona.

💡 Il consiglio: concentrati sulla specificità e sulla chiarezza del messaggio, anche se ciò comporta un oggetto più lungo. Assicurati che le informazioni più importanti siano all’inizio, per evitare che vengano tagliate nei client di posta elettronica.

2. Cosa scrivere in un oggetto email… e cosa NO

Le parole che scegli per l’oggetto dell’email possono influenzare significativamente il tasso di apertura. Secondo il benchmark di GetResponse, ci sono alcune parole ricorrenti nelle email che performano meglio in termini di open rate e click.

Alcuni esempi? Parole come “video”, “invito” e “idea” sono associate a tassi di apertura e di clic più alti. Funzionano perché anticipano con chiarezza il contenuto e trasmettono una promessa concreta.

D’altra parte, parole come “affrettati”, “affare”, “scontato” o “unico” possono suonare troppo promozionali o generiche. Non sono necessariamente da evitare in assoluto, ma vanno usate con attenzione, perché potrebbero ridurre l’efficacia dell’oggetto o attivare i filtri antispam.

Parola / FraseTasso di aperturaTasso di ClicTasso di Clic to open
pdf58.54%6.82%11.65%
garantito/garantita56.6%4.35%7.69%
svendita/vendita54.22%5.1%9.41%
newsletter53.15%7.78%14.65%
guida52.78%6.33%11.99%
compara/confronta49.59%1.79%3.61%
idea/idee49.53%4.2%8.48%
invito49.49%2.28%4.61%
re:47.93%2.61%5.44%
bonus47.66%3.78%7.93%
Top 10 termini performanti per linee d’oggetto

💡 Il consiglio: scegli parole che abbiano senso per il tuo pubblico e che siano coerenti con il contenuto dell’email. Evita i cliché e punta su ciò che crea interesse senza forzare la mano.

3. Personalizzare sì, ma con criterio

Aggiungere il nome del destinatario può sembrare una buona idea, ma funziona solo se c’è una segmentazione efficace a monte. In alcuni casi, infatti, gli oggetti personalizzati hanno registrato tassi di apertura più bassi rispetto a quelli generici.

💡 Il consiglio: utilizza la personalizzazione quando è supportata da una segmentazione efficace e quando aggiunge valore reale al destinatario. Altrimenti rischi che suoni artificiale o generico.

4. Emoji nell’oggetto: sì o no?

Colorate, visive, immediate. Le emoji possono aiutare un oggetto a distinguersi nella lista delle email, ma attenzione a non abusarne.

Sempre secondo le statistiche sull’email marketing, solo il 26,6% degli oggetti contiene emoji: un uso ancora limitato, che può rappresentare un’opportunità per distinguersi. Tuttavia, non sempre migliorano le performance generali.

💡 Il consiglio: valuta se usare un’emoji che anticipa il contenuto dell’email, ma evita mix troppo creativi o fuorvianti.

5. Preheader + oggetto: una coppia strategica

Spesso sottovalutato, il preheader è il testo che appare subito dopo l’oggetto nella casella di posta. Se ben scritto, può rafforzare il messaggio dell’oggetto e aumentare sensibilmente il tasso di apertura.

Pensa al preheader come a un sottotitolo: mentre l’oggetto attira l’occhio, il preheader completa il messaggio, aggiungendo contesto o curiosità. Ancora una volta, i dati confermano che le email con un preheader mirato funzionano meglio rispetto a quelle che lo lasciano vuoto o riempito da frasi automatiche.

💡 Il consiglio: Evita testi generici come “Visualizza questa email nel browser” o contenuti presi a caso dal corpo dell’email. Scrivi invece un preheader pensato apposta per rafforzare o integrare l’oggetto.

Scrivere oggetti email con l’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale è diventata un supporto concreto anche nell’email marketing. E sì, può essere utile anche per scrivere oggetti efficaci. Dai tool generici come ChatGPT agli strumenti integrati nelle piattaforme professionali, oggi puoi creare varianti di oggetto in pochi clic, testarle e scegliere quella con più potenziale.

Ma il vero vantaggio arriva quando l’IA è già dentro la tua piattaforma di email marketing. Con GetResponse, puoi generare oggetti coerenti direttamente mentre crei la tua campagna, in modo personalizzato e contestuale.

Come generare un oggetto email con l’IA di GetResponse

Scrivere l’oggetto perfetto per un’email può essere una sfida. Con l’AI Subject Line Generator di GetResponse, disponibile all’interno dell’AI Email Generator, puoi ottenere suggerimenti ottimizzati in pochi clic, direttamente all’interno della piattaforma. Ecco come fare:

  • accedi gratis al tuo account GetResponse e inizia a creare una nuova email o modifica una bozza esistente;
  • accedi alla funzione di generazione automatica dell’oggetto;
  • inserisci le parole chiave pertinenti;
  • seleziona il tipo di attività o settore;
  • scegli se includere emoji nell’oggetto;
  • clicca su “Genera”.
generare oggetto email con ia

L’AI genererà diverse proposte di oggetti email basate sulle tue indicazioni. Scegli l’oggetto che ritieni più adatto, modificalo se necessario e procedi con la creazione dell’email.

Esempi di oggetto email che funzionano

Capire quali oggetti attirano l’attenzione e spingono all’apertura è fondamentale per migliorare le performance delle tue campagne.

Qui sotto trovi una raccolta di esempi suddivisi per tipo di email e settore, con una breve spiegazione del motivo per cui funzionano: chiarezza, curiosità, beneficio esplicito, urgenza ben dosata… ogni elemento fa la differenza.

Esempio di oggetto per Newsletter di contenuto

esempio oggetto email newsletter

Funziona perché combina curiosità, attualità e promessa di contenuto.

L’uso della domanda stimola l’apertura, mentre il riferimento a Instagram rende l’oggetto immediatamente rilevante per chi si occupa di comunicazione o marketing. La seconda parte anticipa che nell’email ci saranno più aggiornamenti, spingendo al clic.

Esempio di oggetto per email promozionale per e-commerce

esempio oggetto email ecommerce

È un oggetto classico ma sempre efficace, perché unisce urgenza (“solo per oggi”) e valore immediato (“50% di sconto”). È diretto, leggibile in un colpo d’occhio e comunica chiaramente l’offerta.

Funziona soprattutto in campagne lampo o durante saldi, dove l’obiettivo è massimizzare l’impatto in poco tempo.

Esempio di oggetto per email per invito evento

esempio oggetto email invito evento

Funziona perché è personale (“il tuo invito”), chiaro sul contenuto (un evento esclusivo) e usa un tono positivo. L’emoji rafforza l’aspetto celebrativo senza sembrare forzata.

Ideale per eventi a numero chiuso, webinar o community, trasmette esclusività e coinvolgimento in modo immediato.

Esempio di oggetto per email settore Hospitality

esempio oggetto email hotel

È efficace perché crea un’immagine mentale chiara e desiderabile, usando un tono coinvolgente ma non invadente. La frase “è ora di” suggerisce azione e tempismo, mentre il riferimento all’estate e l’emoji solare evocano emozioni positive.

Perfetto per hotel, resort, agenzie viaggio o campagne stagionali.

Esempio di oggetto per email settore Real Estate

esempio oggetto email real estate

Funziona perché è informativo, concreto e rilevante per chi cerca casa o investimenti immobiliari. Il riferimento all’Italia amplia il potenziale interesse, mentre l’uso di “più richiesti” attiva la leva della tendenza e della scarsità percepita. Ideale per newsletter di agenzie immobiliari, portali di annunci o brand del settore.

Esempio di oggetto per email settore Ristorazione

esempio oggetto email ristorazione

Attira l’attenzione perché combina utilità immediata (“spaghetti veloci”) con urgenza reale (“un corso che chiude stanotte”). L’abbinamento è inaspettato e incuriosisce, l’emoji aiuta a catturare l’occhio. Perfetto per chi promuove contenuti food e vuole inserire una call-to-action senza risultare troppo promozionale.

Come ottimizzare l’oggetto delle tue email con gli strumenti di GetResponse

Tutti i consigli che hai letto finora – dalla lunghezza ideale alle parole da evitare, dal preheader alla personalizzazione – diventano ancora più efficaci quando hai a disposizione gli strumenti giusti. Ed è proprio qui che entra in gioco il software di email marketing di GetResponse.

La piattaforma integra diverse funzionalità pensate per aiutarti a scrivere, testare e migliorare l’oggetto delle tue email, in modo continuo e strutturato. Ecco cosa puoi aspettarti da GetResponse.

🧰 IL TOOLKIT PER CREARE OGGETTI SEMPRE PERFETTI

  • Generazione oggetti con intelligenza artificiale: crea proposte personalizzate in pochi clic, partendo dal contenuto dell’email.
  • Assistente di scrittura con IA: ti suggerisce testi e alternative in tempo reale per superare il blocco creativo o velocizzare la scrittura.
  • Personalizzazione dinamica: inserisci nomi, dati contestuali o informazioni specifiche per rendere l’oggetto più rilevante per chi lo riceve.
  • Segmentazione dei contatti: più precisa è la segmentazione, più mirato può essere l’oggetto. Un messaggio generico non convince quanto uno pensato per un pubblico ben definito.
  • Test A/B degli oggetti: metti a confronto più varianti dello stesso oggetto e lascia che siano i dati a indicare quella più performante.
  • Report e analisi dettagliate: consulta i risultati delle campagne per capire quali oggetti generano più aperture e clic. E usa queste informazioni per migliorare le email successive.
  • Aggiunta del preheader: completa l’oggetto con un preheader su misura, per rafforzare il messaggio e aumentare le probabilità di apertura.
  • Perfect Timing: programma l’invio dell’email nel momento più adatto per ciascun destinatario, aumentando le possibilità che venga letta.

Conclusione

Scrivere l’oggetto giusto non è un dettaglio: è una parte fondamentale della strategia. È ciò che determina se un’email viene aperta o ignorata, letta o cestinata. E in un panorama dove ogni apertura può fare la differenza, ottimizzare questa riga di testo è un investimento che vale la pena fare.

Dalla scelta delle parole alla lunghezza, dalla personalizzazione all’uso dell’intelligenza artificiale, ogni elemento contribuisce a rendere l’oggetto più efficace. E con gli strumenti integrati di GetResponse, puoi passare dalla teoria alla pratica con facilità: testare, migliorare, ripetere.


Gianpiero Spelozzo
Gianpiero Spelozzo
Laureato in Comunicazione di Marketing, esperto di email marketing e SEO, fervido smart worker e nomade digitale nella vasta terra di Google e dei motori di ricerca. Tra Milano, Nord Europa, Marche e Abruzzo vivo le migliori esperienze in ambito digital marketIng, e-commerce, innovazione digitale e scrittura creativa. Scompongo e rielaboro queste esperienze nel blog di GetResponse, sotto forma di articoli, guide e approfondimenti.

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